A volte certe notizie vorresti non arrivassero mai. La perdita di una persona amica è sempre una batosta difficile da superare. La mia amicizia con Maela è iniziata 7 anni fa, quando un po' intimorito telefonai a quella signora che da come mi avevano raccontato era colei che con durezza e serietà gestiva tutto il pianeta amatoriale della bici nelle province di Torino e Cuneo. Mi rispose una voce si autoritaria, ma che in pochi minuti di conversazione capii essere competente e disponibile ed entusiasta nell'aiutarmi a creare la mia società. Fu una chiacchierata serena e rispettosa che mise le basi solide di una bella collaborazione in amicizia sfruttando una passione comune ad entrambi: il ciclismo. Da allora quante telefonate e quante chiacchierate, se avevo un problema, una qualsiasi grana da sbrogliare o semplicemente un dubbio prendevo il telefono e chiamavo Maela ed alla mia domanda " ciao Maela ti disturbo?" lei rispondeva sempre con il suo "ma figurati"! Quanto aveva insistito e quanto ci aveva creduto in quella gara a Mango. Aveva capito che ero indeciso e timoroso di un flop e con la sua solita autorità un giorno mi telefonò ed esortò dicendomi: "Ciao Luca, io ti ho messo in calendario nel provinciale, riunisci i tuoi collaboratori, tira su qualche premio, io sbroglio le pratiche ed al resto ci pensa il vostro bel paese..vedrai che farete il botto!" Presi atto quel giorno che sarebbe stato il mio faro per una buona gestione della società. Tante volte mi ha cazziato ed ogni volta imparavo qualcosa, tante volte abbiamo sorriso e l'ultima telefonata era finita come sempre con un "a presto". Credo che tutto il mondo ciclistico piemontese perda una grande figura, io personalmente perdo un grande punto di riferimento. ...a presto Maela. |
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Giugno 2020
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